Non è certo la prima volta che l’aggettivo “latente” viene usato a proposito della città.
Alcuni libri lo fanno nel titolo, anche se con accenti e obiettivi diversi: del 2001 La città latente a cura di Giovanni Maciocco e Paola Pittaluga; del 2008 Città latenti. Un progetto per l’Italia abusiva di Federico Zanfi; e tornando indietro nel tempo, del 1995, il catalogo di una mostra dal titolo La città latente. Aspetti iconografici della città nella pittura parmense dell’800 e oltre.
E non escludo affatto di averne trascurati molti altri.
Il fatto è che le possibili sfumature del significato di “latente” sono tanto sottili quanto numerose. Il Grande dizionario del Battaglia ne elenca una decina, e a leggerle tutte di seguito, comprese quelle che definiscono concetti nell’ambito di specifiche discipline (Calore latente, Periodo latente, Immagine latente, ... Gemma latente, persino!) si può cogliere la ricchezza evocativa di questa parola, gli spiragli narrativi che può aprire.
Dunque nel nostro titolo l’accezione esatta di quell’aggettivo non è univoca, tutt’altro. L’abbiamo usato volendo intendere l’insieme dei suoi significati, la sua “confederazione di significati” (parafrasando Pereira…).
Perché fosse più efficace nell’accendere curiosità, domande e, forse, alcuni rovesciamenti di senso. Che qui lascio però momentaneamente in sospeso.
Salvatore Peluso
P.S. 1:
Il “Grande dizionario della lingua italiana” di Salvatore Battaglia elenca le seguenti definizioni:
Che sta nascosto; che si sottrae alla vista altrui; occulto, invisibile, sotterraneo. - Anche: che cova sotto la cenere (il fuoco, l’incendio).
Che persiste nell'animo o nella mente senza manifestazioni esterne o senza essere avvertito con chiarezza dalla coscienza; che si agita larvatamente nel profondo, nell'intimo dell'animo.
Che opera o è presente (spesso in forma molto vitale) senza essere palese, per lo più in modo sotterraneo, segreto. - Anche: potenziale, virtuale.
Psicol. Che ha potenzialità non coscienti. - Periodo latente: latenza.
Medic. Malattia latente: che non presenta sintomi apparenti.
Biol. Carattere latente: carattere la cui presenza non è manifesta. - Vita latente: quella in cui sono rallentate al minimo le funzioni (come nel caso dei muschi secchi).
Fisiol. Periodo latente: ritardo che intercorre fra l'applicazione di uno stimolo e la comparsa di una reazione.
Fotogr. Immagine latente: immagine ancora invisibile e instabile, prodotta dalla luce sul negativo sensibile, che verrà resa visibile e stabile nel processo di sviluppo e di fissaggio.
Fis. Calore latente: quello che serve a trasformare un corpo solido in liquido o un liquido in vapore lasciandone invariata la temperatura.
Bot. Gemma latente: gemma dormiente (v. DORMENTE, n. 5).
P.S. 2:
Poiché sullo sfondo di questa nota c’è un lavoro collettivo di documentazione fotografica, non posso trascurare la definizione n° 8, l’immagine latente. Concetto noto a qualunque fotografo attempato, e ovviamente sconosciuto ai nativi digitali, riguarda l’affascinante processo di formazione dell’immagine sulla pellicola sensibile. Un’immagine ormai reale, lo scatto è avvenuto, tutto sembrerebbe essere già successo, ma... non c’è ancora niente, non si vede niente, e un ulteriore processo deve avvenire perché quell’immagine esista veramente.
Non insisto sulle molte metafore possibili.
Segnalo però ai più curiosi lo storico manuale Il libro della fotografia di Andreas Feininger. Sì, proprio lui, peraltro figlio di Lyonel Feininger, tra i docenti della prima ora del Bauhaus...